Lasciata Rio ci siamo diretti a Cuiabá punto di partenza per la visita della regione del Pantanal. Questa zona alluvionale grossa all'incirca come metà Francia è assolutamente un paradiso per gli amanti della natura ed è sicuramente il miglior posto dove incontrare animali selvatici di tutto il Brasile. 

L'unica strada (sterrata) che attraversa parte del Pantanal è la Transpantaneira, che collega Poconé a Porto Jofre per una lunghezza di circa 150 Km ed intervallata da un centinaio di piccoli ponti in legno (a volte decisamente poco stabili); almeno nel periodo della nostra visita (la stagione secca) la strada è tranquillamente percorribile da un'auto normale.

L'unico tour che avevamo trovato dall'Italia prevedeva una visita di 1 solo giorno, fortunatamente una volta sul posto tramite l'agenzia Natureco (sito in portoghese) siamo riusciti a fermarci 2 giorni con una sosta in una fazenda-pousada lungo la strada. Appena superato il punto d'ingresso del parco è cominciato lo spettacolo, tutta la strada è costellata di piccoli acquitrini letteralmente pieni di coccodrilli che i locali chiamano jacaréJacare (53420 byte), di capibara (grossi roditori) Capibara (30026 byte) e di uccelli di tutti i tipi e dimensioni, tra tutti mi sono piaciuti particolarmente i tucaniTucano (33450 byte) e dei grossi uccelliUccello (30437 byte) simili ai Kakadu visti in Australia.

Dalla fazenda abbiamo fatto un'escursione a cavallo tra la boscaglia che durante la stagione delle piogge viene completamente sommersa da metri e metri d'acqua e che alimenta poi i numerosi fiumi della zona ricchissimi di pesce tanto che da quelle parti tutti gli anni si svolge il campionato mondiale di pesca; durante un giro in barca anch'io pantanal_piranha1.jpg (33014 byte) mi sono cimentato nella pesca dei piranha Piranha (15018 byte), basta attaccare un pezzetto di carne all'amo e fare attenzione tirando subito prima di farsi fregare da questi voracissimi pesci. Ritornati alla civiltà ci siamo presentati all'aeroporto con la schiena un po' rotta per via delle buche sulla strada e letteralmente pieni di polvere.

Dopo aver pernottato a São Paulo siamo ripartiti per l'ultima meta del viaggio: Natal, per una sosta balneare. Tutta questa zona è famosa per le sue enormi dune di sabbia, noi abbiamo alloggiato all'hotel Natal Dunnas a Ponta Negra proprio in prossimità di una delle dune più grandi: il Morro do Careca. Il paese è molto tranquillo anche se i locali mi hanno spiegato che settembre è periodo di bassa stagione. Tra le varie escursioni assolutamente imperdibile è quella sulle dune con i buggies lungo il litorale nord; dopo aver attraversato il Rio Potengi si entra nel parco delle dune mobili, avevo letto qualcosa sui "pazzi" bugeiros (i guidatori) ma non mi aspettavo certo quello che stava per succederci!! Appena superato un piccolo boschetto il nostro bugeiros si è lanciato a tutta velocità sulle pareti (quasi verticali) delle dune per poi buttarsi "nel vuoto" dalla parte opposta, essendo appollaiato sulla parte posteriore del buggie mi sono dovuto tenere attaccato con tutta la forza al roll-bar per evitare di volare fuori dal buggy. 

Una volta riunitici con le altre macchine sulla duna più alta ci hanno chiesto se volevamo proseguire con le emozioni forti oppure avere un tour più tranquillo così abbiamo optato per la seconda possibilità. Dapprima abbiamo raggiunto alcuni laghetti circondati dalle dune e poi costeggiato il mare per molti Km; per attraversare un piccolo fiume siamo saliti con l'auto su delle piccole chiatte "a mano". Nei vari punti di sosta è possibile "volare" o scivolare con delle specie di bob dalle dune all'acqua.

 

Morro do Careca

Lungo il litorale sud si sono delle bellissime spiagge che si possono visitare con i buggies, a Ponta Negra invece la spiaggia non è eccezionale.

Ho Lasciato Natal (e il Brasile) con un sentimento di rabbia-dispiacere, stavo chiacchierando con il taxista sul fatto che in Italia stava per arrivare l'inverno e il freddo, lui candidamente mi ha detto che dalle loro parti quando la temperatura scende sotto i 24° fa freddo, grrrrrrr.

 

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