A questo punto ci aspettavano 150 Km d'auto fino ai 2100 mt. di San Cristóbal de Las Casas, questo tratto di strada è stato il peggiore che abbiamo incontrato, non tanto per le condizioni del manto stradale quanto per il fatto che è letteralmente disseminata di topes che abbassano ulteriormente i tempi di percorrenza e snervano chi è alla guida; comunque dopo quasi 4 ore siamo arrivati al fresco di San Cristóbal.

Dopo un giro per i vari hotel ci siamo sistemati all'hotel Fray Bartolomé de Las Casas proprio vicino alla piazza principale; la città è molto carina con case e palazzi coloniali dipinti con colori accesi, tra l'altro ci aspettavamo una città molto povera, al contrario il tenore di vita ci è sembrato più alto delle altre città viste. 

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Oltre alla visita delle varie chiese e palazzi cittadini mi è piaciuto moltissimo il coloratissimo Mercado Municipal dove tra l'altro si possono acquistare ottimi articoli di artigianato locale; abbiamo passato praticamente una giornata nella zona tra il mercato e il tempio di Santo Domingo a contrattare con gli Indios.

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Purtroppo per mancanza di tempo non siamo riusciti a visitare i villaggi nei dintorni, tra l'altro il giorno seguente alla nostra partenza ci sarebbero state le processioni per settimana santa e mi è spiaciuto un po' perderle.

Lasciata San Cristóbal ci siamo diretti a quella che le guide definiscono una delle meraviglie del Messico: il Cañón del Sumidero, arrivati a Chiapa de Corzo ci siamo diretti verso l'imbarcadero imboccando inavvertitamente un senso unico dopo neanche 10 secondi è arrivato un poliziotto che in poche parole ci ha fatto capire che per evitare di andare alla stazione di polizia a pagare la multa dovevamo fargli un "regalino", questo però è stato l'unico problema che abbiamo avuto con le autorità, in tutti gli altri incontri sono state estremamente gentili e comprensive.

Saliti su una delle barche che portano una decina di persone siamo partiti per il tour che dura circa 3 ore, a dir la verità mi aspettavo di più, soprattutto pensavo fosse un'opera della natura invece il bacino è stato creato a seguito della costruzione di una diga, la giornata poi non era un granché.

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Finita la visita ci è toccato ripercorrere la nostra strada preferita fino a Palenque, ci rinfrancava il fatto che avevamo deciso di fermarci ancora alle cascate di Agua Azul per rilassarci un po', poco prima di arrivare però una maledetta topes ci ha fatto forare una gomma e così dopo averla sostituita sotto i 30° del sole messicano siamo arrivati alle cascate nel tardo pomeriggio, troppo tardi per un bagno, così abbiamo fatto una camminata fin quasi alla cima delle cascate, tra l'altro pur essendo la fine della giornata per via delle festività c'erano ancora più persone. La sosta non prevista ci ha fatto arrivare a Palenque in tarda serata e come ciliegina sulla torta abbiamo trovato tutti gli hotel pieni, dopo un paio d'ore, stremati abbiamo trovato un bungalow (abbastanza caro) al Chan-Kah Resort Village che si trova appena prima delle rovine.

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