A questo punto il programma prevedeva un lungo trasferimento fino alla costa caraibica, prima però ci siamo concessi un altro giro per il mercato di Palenque dove tra l'altro ho acquistato una bellissima pietra incisa con una figura maya, questo acquisto e il pieno alla macchina hanno praticamente prosciugato la riserva di contanti, essendo festa le banche erano chiuse e le casas de cambio avevano delle quotazioni da rapina, così abbiamo deciso di provare nella zona di Chetumal. Fortunatamente poco prima di arrivare a Chetumal ci siamo fermati in un piccolo ristorante dove ho cambiato i travelers cheques ad un buon tasso anche perché una volta arrivati in città abbiamo scoperto che il cambio era ancora più sfavorevole, oltre a questo la città non ci è piaciuta neanche un po', così siamo scappati subito in direzione nord.

In generale comunque per i cambi di valuta abbiamo constatato che le banche praticano dei tassi migliori e cambiano i travelers cheques senza problemi, le casas de cambio soprattutto nelle zone interne hanno tassi peggiori ma hanno il vantaggio di essere aperte sempre. I pagamenti con carta di credito sono poco diffusi e in alcuni casi veniva richiesto un sovrapprezzo.

Arrivati nella zona della laguna Balacar si è ripresentato il problema di trovare un alloggio, quando eravamo quasi rassegnati a girovagare per tutta la notte abbiamo trovato proprio lungo la strada principale nel paese di Balacar un piccolo hotel appena costruito, l'hotel Scala, l'unico problema era che i letti erano praticamente privi di materasso e così quando mi sono buttato sul letto mi sono quasi rotto le costole!!!!

La mattina seguente in un paio d'ore abbiamo raggiunto le rovine di Tulum, il sito archeologico non è comparabile con quelli di Chichén Itzá, Uxmal o Palenque però le rovine si trovano su una scogliera a picco sulle acque turchesi dei caraibi creando un paesaggio molto suggestivo.

Dopo aver percorso 2700 Km ci attendevano un po' di giorni di relax sulle spiagge di Playa del Carmen, mi aspettavo un posto turistico ma non a questo livello, di fatto si tratta di una piccola Rimini posata sulle spiagge caraibiche, non immagino cosa possa essere Cancun!!!!

Dopo aver girato un po' di hotel abbiamo trovato alloggio all'hotel Bananas Cabanas. L'atmosfera (e i prezzi) del paese sono più internazionali che messicani, parallelamente alla spiaggia corre una zona pedonale letteralmente disseminata di negozietti, ristoranti e locali, tra l'altro probabilmente questa è stata la prima volta che ho trovato i menù scritti in italiano all'estero!!!

Prima di lasciarci alla vita da spiaggia ci siamo concessi un'ultima visita al parco marino di Xel-há, ci si può passare una piacevole giornata passeggiando tra le varie lagune, assistendo/partecipando allo spettacolo dei delfini o facendo snorkeling, in questo caso si parte da un'ansa del fiume in mezzo alle mangrovie e si nuota per circa 1 Km, la visibilità non è eccezionale e i pesci più belli li abbiamo incontrati una volta arrivati alla laguna però per un tratto abbiamo nuotato con una bellissima tartaruga di mare. Nel parco si trovano parecchi ristoranti che però sono molto cari, poco prima dell'uscita invece ne abbiamo trovato uno ottimo a buffet per una spesa di circa 100 pesos a testa.

Lungo la strada da Playa a Tulum s'incontrano sulla destra due mercatini di artigianato, noi ci siamo fermati al primo dei due trovando un'ottima scelta e buoni prezzi, praticamente la metà di quelli di Playa.

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Una cosa che ho apprezzato parecchio della spiaggia di Playa è il fatto che la sabbia anche nelle ore più calde non scotta, durante tutto il giorno e la sera soffiava poi una brezza marina che rendeva piacevole prendere il sole e passeggiare. 

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Mi sono concesso anche qualche immersioni, purtroppo il diving Expediciones Subacuaticas a cui mi sono rivolto si è dimostrato poco affidabile, infatti avevo prenotato un pacchetto di 6 immersioni ma il secondo giorno i proprietari hanno cominciato a dirmi che avevano bisogno di più soldi per pagarsi le spese, che si dovevano cambiare i luoghi d'immersione rispetto a quelli prescelti e così dopo un po' di discussioni li ho mandati al diavolo, comunque sono riuscito a fare 2 immersioni assolutamente eccezionali nel Cenote Dos Ojos, probabilmente da sole valgono un viaggio da quelle parti!!!

Quanto alla vita notturna, praticamente ci si limita alla passeggiata lungo la via pedonale e alla cena in uno dei numerosi e cari ristoranti; lungo la spiaggia ci sono alcuni locali dove ascoltare musica o ballare ma pur essendo periodo di vacanze pasquali non c'era un gran movimento.

Dopo 15 giorni non ci rimaneva che riprendere l'aereo che ci avrebbe riportati (sigh!!) a casa, devo dire che il Messico è uno dei paesi che più mi è piaciuto e mi sono ripromesso quanto prima di ritornarci per visitare tutto il "resto".

 

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