INDIA
31
ottobre - 24 novembre 2002
31 Ottobre
Il viaggio è cominciato sotto i migliori auspici, infatti a causa dell'overbooking Alitalia mi ha fatto volare in business class e così tra un bicchiere di vino e l'altro le 8 ore di volo sono passate più velocemente. Dopo aver atteso quasi tutta la notte, alle 6 di mattina ho preso il volo per la mia porta d'ingresso in India: Udaipur.
1 Novembre
Ho scelto Udaipur come prima meta per ottimizzare l'itinerario e anche per avere un impatto più soft con la realtà indiana, infatti l'atmosfera della città è abbastanza tranquilla. Nonostante quanto mi ero ripromesso, mi sono fatto prendere subito dalla frenesia dello shopping, cominciando a girare per negozi a caccia di una bella miniatura (tipici dipinti di Udaipur); alla fine dopo averne viste non so quante ne ho comprate 2 molto belle. "Tra un negozio e l'altro" ho visitato un po' la città, molto bello il Lake Palace hotel dove tra l'altro è stato girato uno dei film di James Bond e che tutti i ristoranti proiettano ogni sera.
2 Novembre
Avevo previsto di visitare ancora un po' la città ma visto che avevo un piede dolorante ho preferito passare la mattina nella pensione dove tra l'altro ho chiacchierato con un simpatico francese che stava facendo il giro del mondo. Alle 3 ho preso il bus che in 8 ore mi avrebbe portato a Jodhpur; percorrere le strade indiane è una vera esperienza, i mezzi di trasporto pieni all'inverosimile funzionano per miracolo e lo stile di guida è veramente folle con sorpassi continui e l'uso praticamente continuo del clacson (è stato calcolato che viene usato in media 10-20 volte al km!!!); sul retro di tutti i camion c'è addirittura una scritta che invita ad usarlo!!! Con il buio poi le pazzie aumentano, più volte mi sono visto spiaccicato contro un camion. Arrivato sano e salvo a Jodhpur mi sono ripromesso di non viaggiare più di notte in bus; non ho fatto a tempo ad indossare lo zaino che sono stato letteralmente "assalito" dai guidatori di ricksaw che cercavano di portarmi alle pensioni da cui prendono le commissioni; dopo varie contrattazioni sono riuscito a farmi portare alla pensione che avevo scelto proprio sotto il forte che domina la città e che è veramente spettacolare.
3 Novembre
Per la prima volta in vita mia non ho sentito la sveglia e così mi sono svegliato alle 11.30, giusto il tempo per una veloce colazione e poi corsa alla stazione dove ho prenotato il treno per Jaisalmer. Ho visitato poi l'Umaid Bhawan Palace che è veramente imponente e suntuoso; ho passato il resto della giornata a passeggiare in mezzo ad un caos pazzesco per la città che si stava preparando alla festività del Diwali, molto caratteristico il mercato nella piazza dell'orologio.
4 Novembre
Ho dedicato la mattina alla visita del Merenghar Fort, mi sono incamminato lungo i ripidi vicoli tra le caratteristiche case dipinte di blu (per questo motivo Jodhpur è chiamata la città blu). Ho passato qualche ora a visitare le varie strutture e stanze del forte che mi è veramente piaciuto e poi la vista sulla città è veramente spettacolare anche se purtroppo è evidente la cappa di smog che la ricopre. In serata sono cominciati i festeggiamenti per il Diwali una delle più importanti feste indiane, mi aspettavo qualche manifestazione o processione, ma il tutto si è risolto con fuochi d'artificio "casalinghi" poco spettacolari ma mooolto rumorosi.
5 Novembre
Partenza in treno alle prime luci dell'alba per Jaisalmer, un forte costruito ai margini del deserto del Thar e che evoca atmosfere da 1000 e 1 notte. Assieme a 4 viaggiatori conosciuti sul treno abbiamo deciso di trovare alloggio all'interno del forte, ma visto che la guest house scelta non aveva camere libere a sufficienza ci siamo distribuiti in altre pensioni. Dopo un giro per il paese alla ricerca di un cambiavalute sono tornato alla mia pensione, il proprietario con molta cortesia mi ha offerto del Chai (il the indiano) mentre mi esponeva i tour nel deserto che organizzava; quando gli ho detto che ci avrei pensato, mi ha praticamente cacciato dalla mia camera con la scusa che doveva darla ad una coppia che avrebbe fatto uno dei suoi tour. Visto che i tour nel deserto sono la maggiore attività di Jaisalmer purtroppo è abbastanza comune che i proprietari di pensioni si comportino così, alla fine comunque ho trovato un'altra sistemazione e prenotato il tour con un'agenzia affidabile. Visto che nel pomeriggio avevo perso di vista gli amici incontrati sul treno è andata a finire che abbiamo prenotato tour diversi, così ci siamo ritrovati la sera per cenare assieme e salutarci; molto simpatico bere la birra dalle teiere, infatti il proprietario del ristorante un po' perché non aveva la licenza un po' per motivi religiosi ci ha servito la bevanda così.
6 Novembre
Incontrati i miei compagni di tour, 4 simpatici bolognesi: Stefano, Franco, Barbara e Giuseppe abbiamo raggiunto in 1 ora di jeep il punto d'incontro con i cammellieri con cui avremmo passato 1 giorno e 1/2. Dopo esserci sistemati ognuno sul proprio cammello , è cominciata "l'avventura", cavalcare i cammelli (che in realtà sono dromedari) è divertente e particolare, la cavalcata mi è sembrata più comoda rispetto al cavallo. Abbiamo passato tutto il giorno cavalcando attraverso il deserto che è abbastanza simile al bush australiano; una sosta a metà giornata per il pranzo e una piccola siesta e poi di nuovo sui cammelli per raggiungere la zona delle dune di sabbia in tempo per il tramonto che però non è stato niente di speciale. Prima che facesse buoi ci siamo accampati e abbiamo cenato davanti alla sola luce del fuoco e della luna piena. Invece di ascoltare le "storie del deserto" dei cammellieri (che non parlavano inglese) i miei compagni di viaggio mi hanno raccontato della loro esperienza "allucinante" con il bhang lassi (bevanda a base di yogurt e marijuana), cosa che mi ha fatto morir dal ridere. Passare la notte nel silenzio assoluto del deserto e sotto un cielo super stellato è stato emozionante anche se abbiamo avuto la "fortuna" di prendere un pochino di pioggia.
7 Novembre
Dopo la colazione alle prime luci dell'alba, abbiamo preso la via del ritorno che abbiamo percorso quasi tutta al galoppo, un po' perché ci avevamo preso la mano ma probabilmente anche perché i cammellieri si volevano divertire con noi; alla fine anche se è stata un'esperienza divertente avevo le gambe veramente a pezzi. Ritornato a Jaisalmer mi sono dato una sistemata e poi sono scappato a prendere il treno per Jaipur. Oltre all'atmosfera da 100 e 1 notte del paese mi ha colpito la massiccia presenza militare nella zona dovuta alla vicinanza con il Pakistan.
8 Novembre
Arrivato alle prime luci dell'alba ho faticato un po' per trovare un alloggio visto che le prime 2 pensioni erano piene, dopo aver girato un po' e fatto incavolare il guidatore di rickshaw perché non ha preso la commissione ho trovato una pensione carina vicina al centro. Ho girato un po' per la città visitando il Palazzo Reale e il famoso Palazzo dei Venti. Ho trovato mooolto fastidiosi i "furboni" che con la scusa di scambiare 4 chiacchiere tentavano di fregarmi con imbrogli vari; a Jaipur è molto diffuso l'imbroglio di proporre al malcapitato (o per meglio dire stupido) turista di fare il corriere di gemme preziose, così il turista dopo aver ritirato il pacchetto di gemme (naturalmente false) firma una ricevuta in bianco con i dati della propria carta di credito che viene poi naturalmente alleggerita di una bella somma!!!
9 Novembre
Visto che volevo vedere l'Amber Fort che si trova fuori città ho affittato un rickshaw per 1/2 giornata, così sono andato prima a prenotare il bus per Agra e poi sono tornato al Palazzo dei Venti per scattare qualche bella foto; grazie ad un commerciante sono riuscito a salire sui tetti in modo da avere una bella visione e naturalmente sono finito poi a comprare qualche souvenir nel suo negozio. Raggiunto il forte ho preferito salire a piedi invece di prendere i caratteristici elefanti, ho visitato le varie aree del palazzo che a dir la verità non mi particolarmente piaciuto; il resto della giornata l'ho passata a gironzolare per i bazar di Jaipur, interessante il bazar degli scultori .
10 Novembre
Ho dovuto dedicare quasi tutta la giornata al trasferimento in bus ad Agra, arrivato nel tardo pomeriggio dopo aver trovato l'alloggio ho girato un po' per la città che non mi è molto piaciuta.
11 Novembre
Ho deciso di dedicare questa giornata particolare alla visita del Taj Mahal, considerato il più grande e bel simbolo d'amore al mondo e uno dei simboli dell'India. Le foto ed i libri non rendono l'idea della bellezza ed dell'armoniosità di questo palazzo che ho ammirato e fotografato per tutta la mattina . Nel pomeriggio ho fatto le prenotazioni per il seguito del viaggio e "accontentato" il guidatore del mio rickshaw visitando un po' di negozi da cui sperava di prendere una commissione sui miei acquisti.
12 Novembre
Ho passato tutta la giornata sui bus che mi hanno portato a Pushkar dove stava per cominciare il famoso Pushkar Fair: il Festival dei cammelli. Dalla stazione dei bus ho dovuto fare una bella scarpinata fino alla pensione che avevo prenotato perché si trovava molto più fuori dal paese di quanto pensassi e visto che per via del Fair costava il quadruplo del normale la cosa mi ha fatto girare un po' le scatole. Dopo una bella doccia sono andato in paese e ho scoperto che che la sede "principale" della mia pensione era in pieno centro (e che in realtà era quella che avevo prenotato) e così sono andato subito a lamentarmi con il proprietario che naturalmente non mi aveva detto nulla, mi sono accordato per cambiare camera il giorno dopo.
13-14 Novembre
Pushkar si trova sulle rive di un laghetto sacro e
l'atmosfera mi è subito piaciuta, oltre a pellegrini, santoni, che vengono per
bagnarsi nelle acque sacre lungo le vie del bazar si trovano persone di tutti i
tipi: saltimbanchi, incantatori di serpenti, musicisti, bramini ed eunuchi.
L'area dedicata al Fair si trova poco fuori del paese, migliaia di cammelli
vengono acquistati/venduti, avrei potuto acquistarne uno per 200-300 €!!!
All'esterno dell'area del Fair era stato allestito un piccolo luna park, anche
se il livello di sicurezza delle varie giostre non era il massimo, ho visto le
ruote panoramiche girare e vista la velocità di rotazione pensavo le stessero provando, in
realtà c'erano su delle persone!!!. Verso la fine
della giornata tutti i turisti si ritrovano sulle rive del lago per assistere al
tramonto; la sera mentre passeggiavo per il bazar ho incontrato l'amico francese
conosciuto ad Udaipur e così abbiamo deciso di cenare assieme assistendo ad uno
spettacolo di danzatrici e mangiatori di fuoco.
15 Novembre
Lungo e stancante trasferimento con bus e treno verso Khajuraho per visitare i templi del kamasutra, arrivato a Jhansi sono andato direttamente a dormire per la stanchezza.
16 Novembre
Mi sono svegliato molto presto per vistare Orchha un piccolo paese con dei templi e palazzi molto belli. Ritornato a Jhansi a metà mattina ho preso il bus (abbastanza scalcinato) per Khajuraho su cui ho incontrato una coppia di italiani con cui ho scambiato un po' di parole sul viaggio indiano; molto bello il paesaggio vario e colorato soprattutto in paragone alle zone desertiche del Rajasthan. Ho anche conosciuto un ragazzo indiano che mi ha dato un po' di dritte su Khajuraho e soprattutto mi ha suggerito un buon hotel (il migliore provato in India al prezzo più basso), mi ha spiegato che a causa della mancanza di turisti gli hotel avevano abbassato i prezzi. Il villaggio di Khajuraho è veramente carino e tranquillo anche se ci sono parecchi venditori che rompono un po' le scatole.
17 Novembre
Ho dedicato tutta la mattina alla visita dei templi
che sono
veramente spettacolari, le incisioni erotiche e non sono splendide.
Visto che non volevo farmi un'altra sfacchinata per arrivare a Varanasi qualche
giorno prima avevo prenotato un volo da Khajuraho a Varanasi, dopo pranzo con
mia somma gioia ho scoperto che Air India aveva cancellato il volo e così ho
dovuto optare per un altro trasferimento in bus e treno. Le 4 ore di bus sono
state veramente interminabili, ero incavolato, la strada era pessima e il bus
scomodissimo LLL.
Se non altro il tempo è passato un po' più velocemente mentre chiacchieravo con
un ragazzo svizzero che come me doveva raggiungere Varanasi; arrivati a Satna
per prendere il treno abbiamo rischiato di perdere gli zaini visto che l'autista
stava andandosene via dimenticandosi di scaricarli, fortunatamente l'amico
svizzero è riuscito ad aggrapparsi alla scaletta del bus mentre io gli correvo
dietro ed urlavo all'autista di fermarsi. Arrivati in stazione siamo
riusciti a prendere il treno dopo 5 minuti, ma naturalmente era strapieno; dopo
averlo girato un po', grazie al capotreno siamo riusciti a trovare una cuccetta
da dividere, e così abbiamo passato la notte tra urlanti mercanti che vendevano
di tutto, dal chai alle calze.
Siamo arrivati a Varanasi alle 4 del mattino e visto che non era molto sicuro girare
di notte per la città vecchia abbiamo aspettato un paio d'ore fuori della
stazione in compagnia di altri viaggiatori visto che la hall era strapiena di
poveri e mendicanti che dormivano. All'alba ci siamo fatti portare nella zona dei
gat
(i "bagni sacri" lungo il Gange) per trovare una pensione, abbiamo dovuto
girare parecchio attraverso strettissimi e bui vicoli (è stata un'impresa
evitare le cacche di
mucche!!!) prima di trovare una pensione libera; una volta tanto ho incontrato
un guidatore di rickshaw onesto, infatti aveva insistito da subito per portarci
in quella pensione ma non ci eravamo fidati.
18 Novembre
Dopo un riposino sono uscito per gironzolare un po', la mia pensione si trovava proprio vicino al gat delle cremazioni, così mi sono seduto e per circa 1 ora ho assistito ai rituali, circa 150 corpi al giorno (e notte) vengono cremati dopo essere stati purificati nelle acque sacre del Gange; chi non si può permettere il costo della cremazione viene gettato direttamente nel fiume anche se fortunatamente non ho visto corpi galleggianti. Ho passeggiato poi lungo il fiume e per i vicoli della città che si stava preparando per la festa cittadina.
19 Novembre
Sveglia alle 5 per il giro in barca sul Gange, molto molto suggestiva l'atmosfera, i gat erano strapieni di persone che attendevano il turno per il bagno sacro mentre pian piano stava per sorgere il sole. Il giro in barca mi è piaciuto così tanto che ne ho fatto un altro per conto mio a metà giornata e un altro la sera al tramonto, veramente suggestiva la pioggia di petali di fiori gettati da un elicottero sui fedeli lungo le rive del fiume. Impressionante il fatto che l'acqua del Gange che viene normalmente bevuta ha una concentrazione di batteri fecali di 1.5 milioni per 100 ml d'acqua, di norma l'acqua viene considerata balneabile se questo valore non supera 500!!!
20-21 Novembre
Trasferimento interminabile a Bombay anzi Mumbay come si chiama ora, 26 ore che sono diventate 33, fortunatamente avevo scelto la cuccetta di I classe e così se non altro il viaggio è stato comodo, inoltre i compagni di viaggio indiani sono stati una buona compagnia.
22-24 Novembre
Ho dedicato gli ultimi 2 giorni alla visita di Bombay e a un po' di shopping, la città è la più "occidentale" tra tutte quelle visitate in India, pur essendo molto grande è abbastanza ordinata e pulita, la popolazione e soprattutto le donne è molto più emancipata rispetto al resto del paese. Interessante la visita del Mahalaxmi Dhobi Ghat la "lavanderia" di Bombay dove oltre 5000 uomini lavano, asciugano e stirano vestiti riuscendo sorprendentemente a non perderli. Ho anche fatto un giro in barca per il porto anche se sfortunatamente non era possibile scattare fotografie.
Il viaggio in in India è stata sicuramente un'esperienza di vita anche se per un breve periodo, la risposta più frequente a chi mi chiedeva le mie impressioni al ritorno del viaggio è stata è veramente un altro mondo e che è un paese da vivere piuttosto che da vedere. Spesso ci si trova ad affrontare situazioni forti e per questo è una meta che non mi sento di consigliare a tutti.
Posso dire per concludere che l'India non dovrebbe mancare nelle destinazioni di ogni viaggiatore.
Copyright © 2002 Giuseppe Ruperto. Tutti i diritti riservati.