Myanmar
20 febbraio - 8 marzo 2009
Finalmente un altro dei miei sogni che si avvera, sto
atterrando nella mitica Birmania (per la precisione Myanmar come si chiama ora),
che fin da piccolo mi aveva affascinato. All'uscita dell'aeroporto troviamo il
rappresentante della Guest House che avevo prenotato ad aspettarci; ci
facciamo subito accompagnare a ritirare i biglietti per i voli interni che avevo
prenotato da casa; facciamo subito conoscenza con la burocrazia Birmania che ci
costringe a girare per vari uffici della Yangon Airways fino alla sede
principale in città. Arriviamo alla Guest House che si rivela un po' una
delusione essendo un po' squallida.
Usciamo subito e compriamo una sim card locale che dal 2009 anche gli
stranieri possono acquistare per chiamare e ricevere telefonate evitando le
tariffe paurose dei phone-center. Facciamo un giro a piedi per il centro
immergendoci nella realtà Yangonese; notiamo subito i banchetti che preparano e
vendono di tutto, notiamo anche che quasi tutti gli uomini masticano le foglie
di betel che poi sputano tappezzando i viali di rosso, oltre alle donne con il
viso "dipinto"
con la tanaka, la crema di bellezza birmana.
Visitiamo subito la (prima delle tantissime!!!) Sule Pagoda.
Pomeriggio dedicato ad un giro per lo Scott Market e successivamente la Pagoda
Chauzkhtaki che ospita il grande Buddah sdraiato
che ricorda quello visto il giorno prima (e qualche anno fà) a
Bangkok.
Ci facciamo portare dal taxi verso la Shwedagon Pagoda che si dice sia la più
imponente e bella del mondo
. Il taxista pensa bene di lasciarci alla base delle
lunghissima scalinata (invece di portarci alla base come si potrebbe) e così
visto che in tutte le pagode si cammina scalzi cominciamo la scalata che metterà
a dura prova le mie povere caviglie. La sofferenza è ripagata dalla magnificenza
della pagoda, assolutamente spettacolare!!! Nella vastità della struttura il
sacro si mischia al profano visto che moltissimo birmani vengono qui oltre che
per pregare anche per passeggiare e rilassarsi; facciamo conoscenza con un giovano
monaco che vuole migliorare un po' il suo inglese, tra le varie cose, mi chiede qual'è il nostro monumento più importante da paragonare alla loro Shwedagon
Pagoda e gli
rispondo il Vaticano (anche se tecnicamente non si trova in Italia), oppure è il
Colosseo? Dopo aver
scattato decine di foto ci concediamo un'ottima cena sulle rive del lago.
Sveglia all'alba per prendere l'aereo per Mandalay,
all'arrivo troviamo con un po' di sorpresa un tassista ad aspettarci, mandato
dalla pensione a cui avevo semplicemente chiesto informazioni. Ci
accordiamo così per farci accompagnare per la giornata a visitare la città e gli interessanti dintorni.
Raggiungiamo dapprima Sagaing dove ammiriamo i magnifici 45 Buddah
della Pagoda Onhmin Thonze. Pranzo in riva al fiume e poi visita di Awa a bordo di un
carretto trainato dai cavalli.
Per il tramonto raggiungiamo il famoso ponte in legno di U Bein, che
percorriamo per tutta la lunghezza a piedi per prendere una piroga sull'altra
sponda ed ammirare il meraviglioso tramonto
sul lago con il sole che a poco a
poco infiamma il ponte brulicante di vita. Dopo una lunga contrattazione, ci accordiamo con il
tassista per il trasferimento a Bagan.
Piacevole colazione nel giardino della guest house e via verso il porto, nell'attesa della barca per Mingun scattiamo tantissime fotografie della brulicante attività portuale. In un'oretta di noiosa navigazione sbarchiamo sulle rive sabbiose di Mingun e veniamo subito abbordati da un paio di ragazzi si offrono di accompagnarci per i templi e che poco dopo si arrabbieranno perché non li vogliamo come guide. Vediamo subito l'enorme Pagoda di Mingun, ma rinunciamo a salirci e proseguiamo la visita delle altre pagode e della grande campana di Mingun; passiamo il tempo che ci aspetta prima di riprendere la barca in giro per le bancarelle dove acquistiamo una bella maschera e rilassandoci con un rinfrescante succo di canna. Ritornati a Mandalay ci concediamo un ottimo pranzo indiano e poi visita dei maggiori templi e Pagode della città.
L'autista puntualissimo ci aspetta alle 5.30, attraversiamo
la città avvolta ancora nelle tenebre ma già brulicante di vita; il territorio a
poco a poco cambia, dalle risaie con i contadini che arano con i buoi a paesaggi
quasi desertici, non credevo proprio di trovare nel sud est asiatico delle zone
così aride; per un paio d'ore percorriamo una strada sabbiosa
attraversando
villaggi di capanne, regalando qua e là alcuni indumenti che ci eravamo portati.
Per le 11 siamo già a Bagan, ci sistemiamo nella pensione e per
riprenderci dalle fatiche del lungo trasferimento prenotiamo un massaggio che si
rivelerà non molto soddisfacente. Pranziamo con un "leggero" ma ottimo barbecue
birmano; dopo un po' di relax per smaltire il lauto pasto, faccio un salto in
una scuola per regalare un po' di pastelli ai bimbi e poi al centro medico per
donare qualche medicinale.
Ci accordiamo per
farci accompagnare a bordo di un carretto "siciliano"
ad ammirare il tramonto
dalla cima di una pagoda che non ripagherà la fatica per salire le strettissime,
ripide e buie scale. Cena con un pizza, non ho capito per quale ragione piatto
tipico dei ristorante turistici di Bagan.
Giornata dedicata alla visita della piana dei mille stupa, molto belli la Pagoda di Shwezigon ed il tempio di Ananda, anche in questo caso non mi aspettavo di trovare una zona così calda (almeno 40°) e desolata, per questo la scelta del carretto si rivela migliore rispetto alla bicicletta come hanno fatto i nostri vicini di camera. Riposino in camera nel primo pomeriggio per poi tornare nella piana ad ammirare il tramonto dalla Pagoda Mingalazedi, la scala è ripidissima ma fortunatamente all'esterno e dotata di ringhiera; ci sono moltissimi turisti la l'atmosfera è lo stesso piacevole, ci godiamo il sole che a poco poco infiamma i mille templi . Ceniamo con Erika, l'amica italiana conosciuta nella pensione che si fermerà in Asia per tre mesi.
Con il volo che fortunatamente siamo riusciti ad anticipare
raggiungiamo di prima mattina Heho, l'aeroporto nei pressi del lago Inle, dopo una lunga
trattativa ci accordiamo con un tassista per la visita delle grotte di Pindaya e
poi il trasferimento a Nyaungshwe. Anche se la distanza è breve, la strada è
pessima, ci aspettano sobbalzi per 2 ore all'andata e 3 al ritorno, avvistiamo
ripetutamente donne e bambini
che spostano grosse pietre per la manutenzione del manto stradale :-(((.
Le grotte sono
veramente suggestive, si dice che ci siamo più di 8000 Buddah all'interno
.
Pranziamo a Pindaya, i lineamenti e l'abbigliamento della popolazione locale,
gli Shan sono abbastanza
diversi rispetto ai Birmani.
Arriviamo nel tardo pomeriggio a Nyaungshwe e ci sistemiamo in una pensione molto carina. Al ristorante troviamo Erika con un'amica brasiliana reduci da un
viaggio di 14 ore in bus da Bagan.
Visita del lago su una barca tutta per noi, vediamo subito i famosi pescatori che remano con la gamba anche se l'impressione è che ormai lo facciano solo per i turisti, visitiamo villaggi e mercati ma il tour si rivelerà troppo turistico con frequenti soste nei negozietti, la parte più piacevole è stata la navigazione lungo il canale verso il tempio di Udein i cui stupa in rovina ricordano un po' l'atmosfera di Angkor. In serata decidiamo di provare ad anticipare i voli per Bangkok e Krabi in modo da avere più tempo da dedicare al mare dopo le fatiche birmane, fortunatamente ci riusciamo. Accompagniamo al ristorante provato la sera precedente una coppia di simpatici signori italiani che sono stati lasciati "liberi" dalla loro guida ma masticano molto poco l'inglese e così gli diamo una mano soprattutto per tentare di ordinare del pane per la scarpetta!!!
Per la fine della mattinata siamo già a Yangon, cambiamo sistemazione optando per un hotel proprio vicino alla Pagoda Sule, sistemazione migliore anche se la stanza è senza finestre e le lenzuola sono marchiate stile carcere, passiamo il pomeriggio girando per la città e i suoi mercati per tornare la sera alla meravigliosa Shwedagon Pagoda per ammirarla al buio ; ultima cena birmana nell'ottimo ristorante "House of Memories" in una casa coloniale.
Pur con qualche difficoltà l'esperienza birmana è stata piacevole ed interessante, sopratutto il meraviglioso popolo che pur vivendo nell'oppressione è capace di regalare tanta gioia e serenità!!!
VISITATE LA BIRMANIA!!!
L'ITINERARIO
Data |
Itinerario |
Mezzo di trasporto | Tempo |
20/02/2009 | Milano - Bangkok | aereo |
12 ore |
21/02/2009 | Bangkok | ||
22/02/2009 | Bangkok - Yangon | aereo |
1 ora |
23/02/2009 | Yangon - Mandalay | aereo |
1.5 ore |
24/02/2009 |
Mingun Mandalay |
barca
|
1 ora |
25/02/2009 | Mandalay - Bagan | auto |
6 ore |
26/02/2009 |
3 ore |
||
27/02/2009 | Bagan - Heho | aereo |
1 ora |
28/02/2009 | lago Inle | barca |
6 ore |
01/03/2009 | Heho - Yangon | aereo |
1 ora |
02/03/2009 |
Yangon - Bangkok Bangkok - Krabi |
aereo |
3 ore |
03/03/2009 | Krabi | ||
04/03/2009 | Krabi | ||
05/03/2009 | Krabi | ||
06/03/2009 | Krabi - Bangkok | aereo |
1 ora |
07/03/2009 | Bangkok - Milano | aereo |
12 ore |
la mappa con il percorso del viaggio
CLIMA
Molto caldo ed umido in generale, torrido a Bagan, sul lago Inle vista l'altezza un poco più fresco.
CIBO
Si mangia principalmente riso accompagnato da curry (più o meno piccanti) di
carne e/o verdure; ottimo il barbecue birmano provato al ristorante A Little Bit
of Bagan di
Nyaung U e la cucina vegetariana del ristorante Marie-Min di Mandalay; super rinfrescanti i
frullati di frutta e il succo di canna da zucchero.
COSTI
Decisamente bassi, c'è una disperata ricerca di US$, moneta obbligata per i
turisti, la moneta locale Kyat è utile solo per i ristoranti ed i trasporti
locali. Vengono cambiati anche gli € ma a tassi meno favorevoli del US$. I tagli
da 50 e soprattutto 100 US$ sono più apprezzati e cambiati a tassi più
favorevoli ma in ogni caso sono assolutamente necessarie banconote in perfetto stato (senza
scritte, tagli o pieghe).
Per quanto possibile abbiamo cercato di evitare tutto ciò che ha a che fare con
il governo (alloggi, ristoranti, trasporti, tour) cercando di favorire il più
possibile la disperata popolazione piuttosto che la dittatura.
Costi medi (1 US$= 1200 Kyat):
pranzo o cena al ristorante= 7 US$
camera doppia in pensione= 20 US$
tragitto cittadino in taxi= 3 US$
COMUNICAZIONI
Dal gennaio 2009 i turisti possono
acquistare una SIM
da usare (con il proprio cellulare) per le chiamate internazionali a tariffe discrete (1,5 US$ al minuto) a dispetto delle altissime tariffe (6 US$ al minuto) dei centri
telefonici. Nei luoghi turistici il segnale cellulare è discreto e anche se non
provato, si possono mandare sms e ricevere telefonate dall'estero.
Abbiamo anche trovato (ma non ovunque) discrete connessioni internet.
PERICOLI - CONTRATTEMPI
I turisti si muovono in assoluta
sicurezza, a parte qualche raro scippo nei luoghi più affollati e tentativi di
piccole truffe. Mi aspettavo di vedere molta più polizia e militari ma
probabilmente il regime li tiene lontani dai luoghi turistici.
I blackout sono frequentissimi, si è spesso costretti a camminare al buio, quasi
tutti gli alloggi e ristoranti hanno dei generatori e spesso il loro rumore
rompe la quiete delle notti birmane.
TRASPORTI
Visto il poco tempo abbiamo sfruttato
molto l'aereo, abbiamo raggiunto il Myanmar da Bangkok con
Air Asia, compagnia low
cost asiatica, ottimi prezzi, abbiamo anche cambiato le date del volo di rientro
e della tappa successiva per Krabi pochi giorni prima con una spesa minima, 2
dei 4 voli presi però hanno avuto un ritardo di oltre un'ora.
Per i voli interni, ci sono varie compagnie private (con standard di sicurezza
buoni), assolutamente da evitare la compagnia statale Myanmar Airways!!!
Con Yangon Airways ho avuto la possibilità di prenotare i voli prima della
partenza, a parte qualche difficoltà burocratica appena arrivati per cambiare il
voucher, ci siamo trovati bene e siamo anche riusciti a spostare alcuni voli.
Le strade sono veramente pessime con tempi di percorrenza mooolto bassi, con
l'auto (e autista) però si riesce a vivere molto di più la realtà birmana; il tragitto tra Mandalay e Bagan anche se ci ha ricoperti di polvere è stata un'esperienza
intensa.
ALLOGGIO
Si trovano discrete pensioni a prezzi modici ma anche
alberghi di super lusso (questi ultimi spesso a partecipazione statale e quindi
da evitare se non si vuole favorire la dittatura).
Yangon
Ocean Pearl Inn:
pensione scadente in zona semi centrale; camera doppia con bagno 15 US$, nel
prezzo è incluso il transfer dall'aeroporto (solo per i voli internazionali).
May Shan guesthouse: vicino alla Sule Pagoda, sistemazione migliore della precedente anche se la stanza è senza finestre e le lenzuola sono marchiate stile carcere; camera doppia con bagno 25 US$.
Mandaly
Peacock's Lodge: pensione nella periferia della città, camera grande e colazione
nel giardino; camera doppia con bagno e colazione
21 US$.
Nyaung U (Bagan)
May Kha Lar Guesthouse: pensione nel centro del paese; camera doppia con bagno e colazione
14 US$.
Nyaungshwe (lago Inle)
Aung Mingalar Hotel: nella periferia del paese, ambiente e camere molto carine; camera doppia con bagno e colazione
25 US$.
LINKS
http://xoomer.virgilio.it/chiara_morelli/ | Interessante sito gestito da un'appassionata del paese e da un tour operator |
http://merome.itgo.com/ | Il sito dell'ambasciata di Myanmar in Italia con le informazioni per ottenere il visto |
http://myanmartravelinformation.com/ | Utili info su trasporti e località |
http://www.myanmartourex.com/ | Tour operator birmano con utili info su trasporti e località |
http://www.irrawaddy.org/ | Giornale online |
http://www.myanmarevisa.gov.mm/ | Online Visa |
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