Nel pomeriggio siamo ripartiti per il Kings Canyon, lungo la strada ci siamo fermati a far incetta di rami secchi che avremmo usato la sera per fare un immenso fuoco. Per cena Mick ci avrebbe preparato una sua specialita’ e cioe’ carne di Emu’ (che e’ una specie di struzzo e sa vagamente di pollo) con salsa ai peperoni con contorno di verdure varie, il tutto cotto in dei grossi marmittoni sul fuoco. Dopo cena pero’ e’ toccato a me ed a un ragazzo inglese pulire i pentoloni, alla fine avevamo le braccia completamente annerite.

La mattina seguente di buon ora abbiamo cominciato la camminata attorno al Canyon, effettivamente vale la pena farla nelle prime ore del giorno per camminare con una temperatura accettabile. In circa 3 ore abbiamo potuto ammirare queste bellissime formazioni rocciose erose dal vento. In questa occasione ho potuto sperimentare le mie scarpe da trekking acquistate proprio per questo viaggio e che si sono rivelate indispensabili.

kings_canyon.JPG kings_canyon1.JPG

Prima di ripartire ci siamo fermati in una riserva aborigena dove il capo-tribu’ ci ha parlato un po’ delle loro tradizioni.

In serata una volta arrivati ad Alice Springs, ci siamo preparati per il party di fine tour; dopo aver cenato con carni di canguro, cammello e bufalo alla brace ci siamo scatenati in folli balli; questo e’ forse stato il gruppo con cui mi sono piu’ divertito e mi e’ spiaciuto un po’ doverli lasciare.

La mattina seguente mi sono unito al nuovo gruppo composto da circa 50 persone, avremmo percorso la Stuart highway da Alice Springs a Darwin; per circa 800 Km non c’e’ molto da vedere tranne il punto in cui si attraversa il tropico del Capricorno e i Devil’s Marble che sono delle strane formazioni rocciose a forma di palla.

Su questa autostrada se cosi’ si puo’ chiamare visto che e’ paragonabile ad una nostra strada provinciale s’incontrano i road train che sono dei lunghissimi TIR composti da 3-4 o piu’ rimorchi che devono essere superati con molta molta attenzione. Purtroppo ai lati della strada si vedevano moltissimi canguri morti, essendo il traffico molto scarso infatti, gli animali non hanno paura ad attraversare la strada; per questo motivo, ogni veicolo da quelle parti e’ dotato di una grata che ne protegge la parte anteriore.

road_train.JPG

Per la notte ci siamo accampati nel villaggio di Daly Waters famoso piu’ che altro perche’ ospita uno dei pub piu’ famosi d’Australia il Daly Waters Pub. Da quelle parti se si chiede una birra in lattina o in bottiglia questa viene inserita in un contenitore termico che la mantiene fresca, se invece la si prende alla spina Il barista prende il bicchiere dal freezer!!

Man mano che si prosegue verso nord il paesaggio diventa sempre piu’ verde, ai margini di quello che viene chiamato Top End si trova Mataranka famosa per le sue sorgenti termali; dopo giorni e giorni di deserto, il bagno in questa piscina naturale nel mezzo di un palmeto e con l’acqua a 33 gradi e’ decisamente rilassante.

mataranka.JPG

Tappa successiva era il parco di Katherine, dopo esserci sistemati nel campo siamo andati a fare un altro bagno in un’ansa del fiume che scorre li’ vicino; a dir la verita’, avevamo un po’ di paura a buttarci in acqua visto che era tutto molto tranquillo, sembrava che da un momento all’altro potesse saltar fuori qualche coccodrillaccio!!

Nel Top End i coccodrilli sono molto diffusi, si dividono in 2 grosse categorie: i freshwater che misurano 2-3 metri e pare non siano aggressivi e i saltwater che sono molto piu’ grossi e soprattutto cattivi; a dir la verita’ comunque ho cercato di tenermi lontano sia dagli uni che dagli altri.

Ci siamo fermati in questo parco per poter visitare i Katherine Gorge, si tratta di una serie di canyon attraversati da un corso d’acqua; per visitarli si puo’ scegliere tra la barca a motore o la canoa.

Durante la stagione secca (da maggio ad ottobre) per passare tra un gorge e l’altro bisogna superare una serie di rocce e quindi le persone che avevano scelto la canoa se la sono dovuta caricare in spalla mentre noi altri ci spostavamo a piedi per prendere un’altra barca che ci aspettava nel gorge seguente.

Prima di arrivare a Darwin, abbiamo fatto una sosta alle Edith Falls che cadono in un bel laghetto "crocodile free" ed un’altra per poter vedere Charlie, il bufalo ipnotizzato da Mr. Crocodile Dundee nell’omonimo film; piu’ che per questo, vale la pena menzionare questo posto che si trova in prossimita’ dell’incrocio fra l’autostrada e l’Adelaide River perche’ c’e’ un chiosco dove si possono fare degli ottimi acquisti di artigianato aborigeno; c’erano tra le altre cose dei bellissimi Dijerido ad un buon prezzo (circa 80 A$).

frecciadx_anim.gif (6419 byte)

Copyright © 1999 Giuseppe Ruperto. Tutti i diritti riservati.