Argentina & Cile
14 novembre - 9 dicembre 2019
L’Argentina è sempre stata in cima alla lista dei paesi che volevo visitare e finalmente sono riuscito ad organizzare un giretto durante la primavera australe, giretto è termine decisamente adatto, il paese è immenso e pur avendo 3 settimane abbondanti sono riuscito a farmi solo un’idea del paese. Dopo aver pianificato lungamente le tappe; ho scelto di visitare le zone di: Cascate di Iguazù, Salta, Patagonia, Terra del Fuoco e Buenos Aires.
Le aspettative sono state decisamente superate, panorami veramente favolosi, bella gente e atmosfera, insomma uno dei viaggi più belli che abbia fatto.
IGUAZU'
Una delle meraviglie del mondo, ci ero già stato molti anni fa durante un viaggio in Brasile, purtroppo a causa del problema con il volo intercontinentale mi sono dovuto limitare solo alla visita del lato argentino.
Il parco si può raggiungere con i bus come ho fatto io oppure accordandosi con i taxisti, anche questa scelta è abbastanza conveniente e comoda in particolare se si vuole andare sul lato brasiliano.
Il parco è una meraviglia ma pur essendo arrivato a cancelli ancora chiusi la folla è veramente ESAGERATA, l’atmosfera “selvaggia” che avevo provato nel lontano 2000 è decisamente quasi scomparsa. Sempre a causa dell’affollamento non sono riuscito a fare l’escursione con i gommoni sotto le cascate.
Di Puerto Iguazù mi è piaciuta molto l’atmosfera rilassata, carino il mercato serale strapieno di turisti brasiliani che vengono a far compere a buon prezzo.
SALTA
Ero ispirato da questa zona soprattutto per la Salinas e per le quebrade, beh devo dire che le aspettative sono state ASSOLUTAMENTE ripagate, panorami e colori INCREDIBILI!!!
Per avere la massima libertà ho scelto di noleggiare auto ed usare Salta come base per fare escursioni di 1-2 giorni.
Viste le altitudini e relativa mancanza di ossigeno è meglio prendere auto di almeno 1600 cc di cilindrata.
La Salinas è spettacolare ma il salar de Uyuni è altra cosa, assolutamente consigliato il tour con guida (300 ars).
Per raggiungere la Salinas da Salta è meglio prendere la strada R9 e poi 34, la 9 diretta è stretta e tortuosa.
in particolare la strada R9 - R52 che va da Purmamarca alla Salinas è spettacolare così come la zona nei dintorni di Cafayate, sembra di guidare in un film!!!
Molto bella anche la strada per San Antonio de Los Cobres, non ho preso il treno de Las Nubes, l’idea di ispirava assai ma credo sia tour troppo costoso e turistico per quello che offre; ho preferito rinunciare anche alla visita del Viaduct Polvorilla perché il tratto da San Antonio anche se breve era troppo impegnativo per la mia auto (fiat Siena) oltre al fatto che era percorso da jeep e camion a tutta velocità che alzavano polverone tremendo.
Molto grazioso e d'atmosfera il paese di Cafayate circondato dalle vigne.
Esperienza interessante la visita di una delle tante cantine, ho scelto la Bodega Piattelli con annessa degustazioni di vini discreti della zona di Cafayate e Mendoza.
La Quebrada de Cafayate è INCREDIBILE in particolare al tramonto.
Carina anche Purmamarca, Tilcara invece mi ha un po' deluso, troppo caotica e turistica.
Il centro di Salta è gradevole ma c'è poco o nulla da vedere, piacevole gustare una limonata con menta al fresco dei porticati della piazza principale, ottime le empanadas al La Tacita café e super la carne da El Charrua.
Le super aspettative su Hornocal e l'impegno per arrivarci sono state ahimè vanificate dal meteo, 1 ora di guida su uno sterrato di 20 km (guida non autorizzata dai noleggi auto), arrivato ai 4300 mt ha cominciato prima a piovere o poi a nevicare vanificando l'effetto sui colori della montagna.
Ma il bello doveva ancora arrivare, il ritorno sullo sterrato sempre più fangoso con guadi di fiumi improvvisati è stato un incubo!!!
Ciliegina sulla torta, arrivato nel paese di Hornocal ho dovuto girare per mezz'ora prima per trovare uscita dal paese visto che molte strade era diventate dei fiumi in piena. Con il senno di poi avrei fatto meglio a prendere un taxi dal paese di Hornocal.
PATAGONIA
Se devo pensare a 2 parole per definire la Patagonia senza dubbi sono: immensità e vento; spazi sterminati in cui ci si sente piccoli piccoli a cospetto del mondo. Guidare su una strada quasi perfettamente dritta per centinaia di chilometri che si perde nell'infinito accompagnati quasi sempre dal vento incessante, a volte quasi tremendo è una delle esperienze più emozionanti che abbia fatto durante i miei viaggi.
Sono giusto riuscito ad avvicinarmi alle montagne mito per gli scalatori: Fitz Roy, Cerro Torre e Torres del Paine ma l'emozione è stata comunque tanta.
Altra caratteristica della Patagonia è la variabilità del clima, si passa in un attimo dal sole caldo al vento freddo e sferzante.
Che dire del ghiacciaio Perito Moreno se non che è maestoso, avvicinandosi sembra quasi un essere vivente tanti sono i suoni che si sentono arrivare, è uno dei pochi ghiacciai in espansione, assistere al distacco di enormi masse di ghiaccio alte oltre 70 metri e larghe 50 è stato mooolto emozionante, interessante il giro in barca alla base anche se il tragitto che ho scelto mi ha portato sul lato meno scenografico, meglio quello che parte dal parcheggio principale.
Meraviglioso il fatto che c’era luce dalle 6 di mattina fino alle 22, all’imbrunire nei dintorni di El Chalten le montagne e il paesaggio hanno colori incredibili.
Altra cosa che mi ha sorpreso la differenza tra la Patagonia Argentina e quella Cilena, molto brulla la prima, verdissima la seconda e poi gli alberi che mi ricordavano tanto quelli del Signore degli Anelli.
Mentre scrivevo questi appunti mi stavo trasferendo in bus verso Ushuaia, la fin du mondo, il viaggio in bus da queste parti è esperienza da fare per assaporare le atmosfere dei luoghi con maggior lentezza, a proposito di lentezza ho incontrato parecchi ciclisti lungo le strade, che dire se non ammirarli per la tenacia e forza di volontà che dimostrano affrontando così questi luoghi, altra modo abbastanza usuale per muoversi è l'autostop, uno dei pochi luoghi al mondo dove credo sia ancora sicuro farlo.
Dopo oltre 15 ore di bus sono arrivato ad Ushuaia, la fin du mondo, decisamente il luogo più a sud in cui sono stato visto che si trova "a soli" 1000 km dall'Antartide (55 gradi latitudine sud, l’Antartide è a 60).
A dir la verità è il luogo che mi ha emozionato di meno, a parte la sensazione di essere alla fine del mondo, i luoghi visti non mi hanno entusiasmato, forse la cosa più piacevole provata ad Ushuaia è stata la Centolla, il granchio artico, semplicemente squisito.
TREKKING
L’Argentina ed in particolare la Patagonia sono il paradiso degli amanti del trekking, il paesino di El Chalten è decisamente una delle capitali mondiali del trekking, base di partenza per molti percorsi verso il Fitz Roy e Cerro Torre, pur essendo minuscolo e sperduto si è attrezzato ed ora ci si può trovare di tutto dalla pizza all’attrezzatura professionale per le scalate, proprio a causa dell’isolamento è l’unico luogo dove i collegamenti internet sono difficoltosi.
Molto ben organizzato l'ufficio del turismo con personale preparato e disponibile, info e mappe aggiornate sui vari percorsi, molto ben fatto anche il sito.
Io ho scelto il trekking che porta alla laguna capri, 10 km a/r abbastanza facili in mezzo ai boschi, forse direi medio-facile per chi come me non ha esperienza visto che in alcuni tratti c’è un po’ di pendenza; peccato che proprio in quel momento il cielo fosse coperto impedendomi di vedere il Fitz Roy, cielo che si è ovviamente schiarito appena sono rientrato in paese.
Il percorso più bello e famoso è il Laguna De los Tres ma ho preferito rinunciare a farlo perché nell’ultimo km è decisamente troppo impegnativo per me.
Altro luogo famoso per i trekking è il parco del parco del torres del Paine visto il poco tempo e la gestione della logistica “complessa” mi sono dovuto limitare ad un tour organizzato, grazie ad una magnifica giornata di sole (la guida diceva che succede 1-2 volte al mese) i suoi paesaggi sono stati esaltati ancora di più, bello il lago Grey ma che vento, temevo di essere spazzato via.
BUENOS AIRES - BA
Ho passato a BA gli ultimi giorni prima di rientrare a casa, città immensa ed interessante, bellissimo anche se iper turistico il Caminito, molto piacevole girare per le stradine di San Telmo.
Intenso e toccante passeggiare per Plaza de Mayo, tra l’altro ho incrociato una processione a cui da quanto ho capito partecipava una delle “ultime” Madri di Plaza de Mayo.
Il cimitero della Recoleta non mi ha entusiasmato, bellissima invece la libreria El Ateneo realizzata nel teatro omonimo.
Pur essendo attività decisamente turistica una sera sono andato allo spettacolo di Tango al Teatro Piazzolla, bella esperienza che rappresenta perfettamente l’atmosfera di BA.
Il quartiere di Palermo in cui alloggiavo è pieno di locali ed è molto piacevole girare la sera tra i tavoli all’aperto.
TRASPORTI
Per gli spostamenti ho scelto un mix di aereo (indispensabile se si ha “poco” tempo), auto a noleggio e bus (esperienza imperdibile in Patagonia).
VOLI
Ho raggiunto Buenos Aires con Alitalia, all’andata a causa di un problema tecnico ho perso un giorno e dovuto riprogrammare le prime tappe ma grazie all’assistenza del personale Alitalia sono riuscito a sistemare tutto.
Per i voli interni ho scelto Aerolinas Argenitas che ha il maggior numero di connessioni, prenotando per tempo si trovano anche buoni prezzi, è anche disponibile un pass.
AUTO
Per godere appieno dei paesaggi l'auto è indispensabile, il costo del noleggio non è eccessivo così come la benzina, circa 56 ars, in Patagonia ancora meno.
Prenotando con molto anticipo ho trovato buone tariffe sia per la zona di Salta che per la Patagonia (El Calafate).
Le strade sono in buone condizioni anche se ci sono "spesso" tratti sterrati da non sottovalutare, s’incontrano molto spesso posti di blocco, anche se ad uno mi hanno fatto test alcolico (mai fatto in Italia) il tutto si risolve in una breve fila.
BUS
I viaggi in bus sono parte integrante della vita Argentina, la rete è capillare e il servizio sulle lunghe distanze è ottimo con varie classi di servizio come per gli aerei.
Ho scelto di usarli in Patagonia facendo in particolare un viaggio di oltre 15 ore da Puerto Natales ad Ushuaia, in alta stagione pur essendoci molte corse è indispensabile prenotare prima possibile.
A
Buenos Aires i trasporti sono abbastanza efficienti e poco costosi, ho usato
bus, metro e taxi, per questi ultimi è sempre meglio usare quelli ufficiali
(neri e gialli) e per quanto possibile chiamarli (o farli chiamare) con il
servizio di radio taxi.
Molto utile la tessera ricaricabile da usare su metro e bus così come l’app COMO
LLEGO per verificare le varie connessioni.
COSTI
L’Argentina è un paese abbastanza costoso dove viaggiare, principalmente a causa
delle grandi distanze e della lunga ed ahimé tremenda crisi economica, i servizi
turistici sono quasi sempre quotati in US$ a cui viene applicato il cambio del
giorno. A dir la verità proprio a causa della crisi economica nei mesi
precedenti il mio viaggio c’è stata una grossa svalutazione del peso argentino
(il cambio è passato da circa 25 a 60 ars per 1€) rendendo molto più conveniente
del previsto il viaggio.
In Patagonia a causa della distanze immense i costi sono un 20-30% più alti che
nel resto del paese in particolare per gli alloggi.
Ero super preoccupato per la gestione delle spese perché da quanto letto/sentito sembrava fosse un paese dove è “obbligatorio” usare il contante oltre al fatto che è molto caro ritirarlo dagli ATM (in genere circa 10€ di commissione a ritiro per max 100€ circa), in realtà ho pagato circa l’80% delle mie spese con carta di credito usandola anche per l’acquisto della classica bottiglietta d’acqua.
I primi giorni a Puerto Iguazù e Salta principalmente a causa delle festività ho avuto grosse difficoltà a recuperare/cambiare il contante (che comunque è sempre meglio avere con sé); in centro a BA si trovano tantissime persone che cambiano “in nero” ma da quanto visto non è conveniente né sicuro mentre mi sono state offerte ottime tariffe dai gestori degli alloggi.
ALLOGGI
Per gli alloggi ho scelto un mix di pensioni e ostelli, la prima notte a BA a causa del problema aereo ho dovuto improvvisare e sono finito in un albergo a ore, esperienza simpatica...
Visto che avevo prenotato con anticipo quasi tutti gli spostamenti interni ho preferito prenotare anche gli alloggi e in particolare per la Patagonia è scelta assai consigliabile in alta stagione visto che l'offerta è relativamente bassa, il livello degli ostelli è più che discreto e in alcune località come Purmamarca o Cafayate ho trovato pensioni assai carine.
Per il pagamento degli alloggi gli stranieri hanno diritto all'esenzione dell'iva pagando con carta di credito ma anche gli alloggi che accettavano solo contanti mi hanno fatto "lo sconto".
SICUREZZA
La preoccupazione principale prima di partire, in realtà con l’eccezione di BA e le dovute precauzioni non ho mai avuto sensazioni di pericolo.
A BA invece bisogna stare decisamente attenti in particolare la sera/notte e in certe zone, ho preferito muovermi senza la mia macchina fotografica ed in più di un’occasione sono stato avvicinato dai “classici” borseggiatori, ho seguito anche il consiglio dei locali di non uscire dalla zona del Caminito alla Boca, Palermo è pieni di locali e ristoranti, la sera c’è molto movimento per le strade e questo è uno dei motivi per cui ho scelto di alloggiare lì.
CIBO
L’Argentina è il paradiso degli amanti della carne, qualità SUPER, grigliate immense e prezzi SUPER, ottime le empanadas, il piatto nazionale, in particolare nella zona di Salta dove ho trovato anche accostamenti particolari.
In Patagonia ed in particolare ad Ushuaia da provare assolutamente la Sentolla, il granchio artico semplicemente squisito, ottimo anche l’agnello alla brace.
Ottimi e a buon prezzo i vini, la birra invece anche se vanno di gran moda quella artigianale l’ho trovata in genere poco gustosa.
Le porzioni sono in genere più che abbondanti e facevo spesso fatica a finire i piatti.
COMUNICAZIONI
Visto il costo minimo (10€ per 1 mese) ho acquistato una sim locale (Movistar) che in alcuni casi mi è stata molto utile.
Le connessioni wifi sono quasi sempre di ottima qualità con l’eccezione di El Chalten che è zona parecchio isolata.
CURIOSITA'
Sapevo della passione per il mate, la bevanda
nazionale ma non credevo fosse una mania anzi un’ossessione, in ogni momento e
luogo c'è qualcuno, dagli addetti ai checkin agli autisti o guardiani con il
tipico bicchiere e cannuccia e annesso thermos per riempire il bicchiere.
L'ho provato e non mi è piaciuto, tra l'altro pensavo si bevesse caldo invece mi
hanno spiegato che è meglio tiepido per non rovinare l'aroma.
I patagonici hanno decisamente un altro concetto di spazio, mentre raccontavo al ragazzo dell'autonoleggio che per me era incredibile vedere spazi tanto immensi si è a sua volta stupito quando gli ho detto che dalle mie parti c'è un paese-città ogni 10 km.
Non ci sono dubbi sul fatto che gli argentini considerano "loro" le isole Falkland - Malvinas, ovunque ho trovato cartelli adesivi come questi che ne rivendicano il possesso, addirittura nella pagina delle destinazioni di Aerolinas Argentinas (che per ovvi motivi non ci vola) sono proprio indicate come territorio argentino.
LINKS
TRASPORTI
https://www.plataforma10.com.ar
http://www.tiendaleon.com/resultados/busqueda/bus/
https://www.taxiezeiza.com.ar/
TREKKING
https://it.wikiloc.com/wikiloc/map.do?lt=-49.3032&ln=-72.9293&z=12&k=1
https://www.thefamilyvoyage.com/el-chalten-trekking/
L'immagine da cui è stato
tratto lo sfondo:
Rodocrosite, la pietra 'rosa degli lncas', la splendida varietà che si trova in
Argentina.
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