REPUBBLICA
DOMINICANA
28
febbraio - 15 marzo 2003
Questa volta ho deciso di concedermi una vacanza più che un viaggio, ho scelto la Repubblica Dominicana con l'idea di fare un po' di vita di mare senza "viaggiare" eccessivamente.
28 Febbraio
Scendere dall'aereo e sentirsi avvolti dal caldo e dall'umidità è una sensazione molto piacevole, ed ogni volta che mi succede mi viene sempre più voglia di trasferirmi in un posto dove il clima sia sempre caldo. In taxi ho raggiunto Boca Chica che si trova proprio vicino all'aeroporto della capitale e che è una delle principali mete turistiche dell'isola, grazie al taxista ho trovato un buon alloggio; una veloce passeggiata e uno spuntino in un locale hanno confermato i miei presentimenti, Boca Chica è un grosso bordello.
1 Marzo
Sveglia e giretto per il paese che è praticamente una colonia italiana, infatti moltissimi connazionali si sono stabiliti lì aprendo varie attività commerciali (soprattutto ristoranti ed alberghi), l'italiano è praticamente la seconda lingua parlata. Mentre camminavo sono stato abbordato dal classico "amicone" che con la scusa di fare 4 chiacchiere mi ha fatto fregare 300 pesos per una colazione, se non altro mi è servito per farmi un'idea su quanto offre Boca Chica. La spiaggia pur essendo molto affollata e disseminata di bar e ristoranti è carina e si affaccia su una bella laguna; ho passato il resto della giornata a sollazzarmi al sole dei caraibi.
2 Marzo
Visto che
l'atmosfera di Boca Chica non faceva per me mi sono trasferito con la guaga a
Bayahibe di cui mi avevano parlato molto bene e che è la base di partenza per
le escursioni ed immersioni nel Parque Nacional del Este e le sue isole. Il
villaggio è molto piccolo e semplice ma molto caratteristico e l'atmosfera è
lontana anni luce da quella di Boca Chica
e molto vicina alla mia idea di "vita caraibica". Proprio di fronte
alla mia pensione ho visto un ristorantino (4 tavoli) che mi ispirava, la cuoca
mi ha suggerito il piatto che stava cucinando: Lambi alla criolla, un grosso
mollusco cotto con verdure e salsa, la scelta si è rivelata ottima; ho smaltito
il pranzo con una lunga passeggiata fino alla bella spiaggia
dove mi sono sollazzato per tutto il pomeriggio.
In serata sono tornato nel ristorantino sperando di mangiare l'aragosta e ho
scoperto che il marito della proprietaria è un simpatico romano che vive da
molti anni nella Repubblica Dominicana; visto che non era riuscito a trovare
un'aragosta fresca mi sono dovuto accontentare di un pollo alla griglia peraltro
ottimo. Mentre stavo cenando è arrivata una coppia di italiani che si è seduta
al mio tavolo, mentre si stava chiacchierando alla classica domanda "da
quanto tempo siete qui?" mi hanno risposto 4 anni!!! Ho passato una
piacevole serata in compagnia di questi amici che mi hanno raccontato come si
vive nella Repubblica Dominicana lontano dalla frenesia della nostra società.
3 Marzo
Mattinata dedicata alle immersioni, niente di speciale; pomeriggio dedicato al sole.
4 Marzo
Escursione
con immersioni alle isole Catalinita e Saona, costeggiato il Parque Nacional del Este
in un paio d'ore di barca abbiamo raggiunto Catalinita, le rive della piccola
spiaggetta sono piene di enormi conchiglie; l'immersione lungo il canale
mi è decisamente piaciuta, appena scesi abbiamo visto in una grotta dei grossi
squali nutrice e poi 2 razze enormi, un altro piccolo nutrice e 1 squalo di
barriera (di quelli cattivi!!!).
Sosta per il pranzo a Saona, la spiaggia e il paesaggio sono molto scenografici;
seconda immersione di fronte alla spiaggia, niente di speciale ad eccezione di
una bella manta maculata. Prima di tornare a Bayahibe ci siamo fermati nella
zona chiamata Le piscine naturali
i cui bassi fondali
sono letteralmente pieni di stelle marine; piccola considerazione: l'escursione
e le immersioni sono decisamente troppo costose in rapporto a quanto visto.
5-6 Marzo
Trasferimento in bus a Sosua nel nord del paese, passeggiata per ambientarsi in città e relax in spiaggia. Il paesaggio nel nord dell'isola è parecchio diverso rispetto al sud, la foresta verdissima lambisce direttamente le spiagge dorate ed il mare a causa del vento è quasi sempre mosso; la spiaggia è ben attrezzata e si trova in una bella baia riparata dal vento. Anche se in paese ci sono molti ristoranti e bar non ho trovato un grande movimento, anche qui purtroppo ci sono moltissime chicas "molto aggressive".
7 Marzo
In mattinata avevo programmato un'immersione ma all'ultimo momento hanno cambiato il luogo d'immersione e così ho rinunciato e mi sono trasferito a Cabarete, località famosa per i windsurfisti e per la vita notturna; la spiaggia non è un granché (per lo standard dei Caraibi) e il vento forte alza un po' troppa sabbia rendendo un po' fastidioso prendere il sole. La sera viene a crearsi una bella atmosfera visto che i bar e i ristoranti mettono i tavolini sulla spiaggia.
8 Marzo
Immersione alle Dudu Caves, molto bella e particolare ma costosissima 85$ :-(((; l'accompagnatore molto simpatico ci ha poi portati alla Playa Grande che è veramente bella , abbiamo mangiato aragostine sotto le palme e cominciato con i giri di rum che sono andati avanti fino a sera dopo aver visitato un po' di locali, sono arrivato in camera decisamente ubriaco!!!
9 Marzo
Trasferimento a Las Terrenas, ho preso prima la guagua e poi un bus di linea fino a Sanchez, il tratto da Sanchez a Las Terrenas percorso su una guaga pick-up è molto suggestivo con continui saliscendi tra le verdissime colline. Ho scelto un hotel proprio sulla spiaggia che è veramente bella ; resto della giornata dedicata al sole e al mare.
10-11 Marzo
Visto che volevo visitare
la penisola di Samanà ho deciso di noleggiare una moto, naturalmente cercando
di accenderla mi sono subito fatto male ad un piede. Prima tappa la cascata di
El Limon che si raggiunge percorrendo un sentiero attraverso la foresta in dorso
ai muli. La cascata è veramente bella anche se è stato un problema
fotografarla con tutti i turisti che c'erano; bravissimo un ragazzo dominicano
che si è esibito in tuffi spettacolari arrampicandosi sulle rocce con
un'agilità pazzesca .
Trasferimento a Samanà dove ho pranzato, dal suo porto partono le escursioni
alla ricerca delle balene che da gennaio a marzo affollano la Baia di Samanà.
Ho poi raggiunto Las Galeras che mi è sembrata meno carina di Las Terrenas;
vicino a Las Galeras si trova la spiaggia Rincón definita una delle spiagge
più belle dei Caraibi, purtroppo la strada per arrivarci soprattutto
nell'ultimo tratto è schifosa ma probabilmente questo la preserva dal turismo
di massa, la signora che gestiva il ristorantino sulla spiaggia ha insistito
tanto per cucinarmi un'aragosta freschissima ma mio malgrado ho dovuto rifiutare
visto che non avrei fatto a tempo a riconsegnare la moto.
In serata il piede ha
cominciato a gonfiarsi come un pallone e quindi ho passato il giorno seguente in
spiaggia cercando di muovermi il meno possibile.
12 Marzo
Trasferimento via Santo Domingo a Boca Chica dove sono arrivato nel pomeriggio, avrei preferito evitare la brutta atmosfera di Boca Chica ma volevo passare gli ultimi momenti dominicani in spiaggia e poi Boca Chica si trova proprio vicino all'aeroporto. Un bella birra ghiacciata come aperitivo in riva alla spiaggia, cena e poi giretto per i locali.
13 Marzo
Visita a Santo Domingo che ho raggiunto con la guagua, ho girato un po' per la Zona Colonial visitando i monumenti e gli edifici principali, purtroppo ho dovuto rinunciare a visitare l'interno della Catedral Primada de América visto che avevo i pantaloncini. Ne ho approfittato per fare un po' di acquisti tra cui un bel quadro naif per me e dei ciondoli fatti con il Larimar una pietra di colore azzurro che si trova solo sulle Montagne della Repubblica Dominicana (lo sfondo di queste pagine è stato "tratto" proprio dal Larimar).
14 Marzo
Visto che il volo sarebbe partito in tarda serata ho passato tutto il giorno a crogiolarmi al sole e ad ammirare il "bel paesaggio" in spiaggia.
Penso che la Repubblica Dominicana sia una meta adatta soprattutto agli amanti del mare, le spiagge sono veramente belle e diverse, tranne qualche eccezione non ho trovato altre grosse attrattive; la zona che mi è piaciuta di più per i paesaggi e l'atmosfera è quella di Samanà. Purtroppo la maggior parte dei turisti che visita questo paese sceglie soluzioni in resort e villaggi spesso senza neanche uscire da questi "recinti". Uno degli aspetti che ho apprezzato di più è l'atteggiamento positivo della popolazione che pur "vivendo con poco" ha e soprattutto fa venir voglia di vivere.
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