Ultima tappa (sigh!!) del viaggio era Sydney, l’avrei raggiunta in 18 ore con il bus che costeggia tutta la costa. Per i primi 400 Km si possono osservare dei bellissimi paesaggi con spiagge immense e disabitate, fa un po’ impressione scorgere in lontananza la sagoma di Surfers Paradise la ‘Rimini’ australiana, questa cittadina e’ piena di grattacieli che fanno un po’ a pugni con il paesaggio circostante. Poco dopo Moreton Bay (posto che molti mi hanno indicato come molto bello) il bus si addentra un po’ dalla costa e quindi il viaggio diventa un po’ monotono.

L’arrivo a Sydney e’ stato decisamente emozionante, il bus ha attraversato la baia permettendomi di ammirare il Harbour Bridge e l’Opera House illuminati da una suggestiva luce. Scaricato davanti alla stazione mi sono dato da fare per cercare una sistemazione, c’e’ da dire che a Sydney il livello degli ostelli e’ leggermente piu’ basso rispetto al resto dell’Australia. Avevo optato per il CB Private Hotel che si trova in posizione strategica per la visita della citta’, visto che purtroppo era al completo ho dovuto optare dopo diverse telefonate per Backpackers Connection che si trova a Kings Cross il quartiere ‘rosso’ di Sydney.

Per girare la citta’ con i mezzi pubblici si possono acquistare diversi tipi di pass, quello piu’ completo da la possibilita’ di usare tutti i mezzi per 3 giorni (compresi i traghetti) al costo di 60 A$, secondo me comunque non vale la pena comprarlo visto che la citta’ non e’ poi enorme, io ho preso il pass per i soli bus che costa 10 A$ al giorno e quando necessario usavo la metropolitana.

La citta’ mi e’ piaciuta tantissimo, ha un’atmosfera tutta particolare, e’ forse la citta’ piu’ caotica dell’Australia ma in ogni caso vivibilissima. 

Come prima cosa sono andato nella zona di Circular Quay per vedere la mitica Opera House e l’Harbour Bridge che ho fotografato in tutte le salse.

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Da questo punto partono anche i traghetti che girano per tutta la baia, vale la pena prendere quello che arriva a Darling Harbour che per 1,5 A$ da la possibilita’ di attraversare quella che viene definita una delle baie piu’ belle del mondo. Sotto l’Harbour Bridge si trova The Rocks, una serie di vecchi magazzini che sono stati ristrutturati e che ospitano ora negozi e ristoranti, da qui inoltre si puo’ raggiungere uno dei piloni del ponte dalla cui cima si gode una bellissima vista.

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Nella zona di Darling Harbour si trova un bel acquario, un centro commerciale dove si possono fare ottimi acquisti, musei vari ed e’ anche possibile anche visitare un sottomarino russo. Da questo quartiere passa anche la monorotaia (monorail) che attraversa anche parte del centro e su cui e’ piacevole farsi un giretto.

Il quartiere di Kings Cross come gia’ detto e’ pieno di ‘localini’, mentre si cammina lungo la via principale si e’ assaliti dai buttadentro che cercano nuovi clienti; oltre a questo comunque e’ la zona con la piu’ alta concentrazione di ostelli e si trovano ottime occasioni soprattutto per la compra/vendita di autoveicoli.

Proprio nel centro della citta’ si trova la Sydney Tower alta 305 metri, avevo deciso di andarci di sera per scattare delle foto, una volta arrivato in cima ho scoperto pero’ che proprio davanti alla torre c’e’ un grattacielo poco piu’ basso che rovina tutta la vista coprendo completamente la parte della baia in cui si trova l’Opera House.

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Il penultimo giorno mi ero riproposto di andare a Bondi Beach per vedere i surfisti e prendere il sole, naturalmente il cielo era coperto e il mare calmo cosi’ mi sono dovuto limitare a passeggiare lungo la spiaggia, l’occasione e’ servita comunque per fare un giro panoramico della citta’ in bus, ho attraversato tra gli altri il quartiere di Paddington dove si possono ammirare delle belle case in stile Vittoriano.

Il giorno della partenza naturalmente splendeva il sole, cosi’ mentre i miei compagni di camera andavano in spiaggia io ho preso il bus per l’aeroporto da cui in ‘sole’ 26 ore di volo avrei raggiunto casa!!!

Copyright © 1999 Giuseppe Ruperto. Tutti i diritti riservati.